Ad ogni uscita di un nuovo dispositivo Apple c’è sempre chi, con leggerezza, decide di fare i conti in tasca all’azienda di Cupertino. Fantasiose dispute sul costo dell’hardware di ogni dispositivo prodotto e giù di sottrazione per calcolare quanto Apple mette in saccoccia per ogni device.
Proprio ieri ho visto su Facebook un’articolo che si occupava di quest’aspetto analizzando l’ultimo iPad Air. Non vi annoierò con delle cifre ma voglio spostare l’attenzione su un’altro aspetto.
Apple non fa beneficenza,e’ un’impresa e come tale produce hardware e software con l’intento di trarne dei profitti. Credo che nessuno debba stupirsi di ciò ma proprio per sfatare questo mito mi son preso la briga di fare qualche ricerca in rete.
Mi sono quindi imbattuto in un blog Asymco che analizza dal punto di vista finanziario diversi aspetti dell’azienda di Cupertino.
Spulciando quindi tra i vari articoli inseriti mi sono proprio imbattuto in quello che mi interessava.
“Quanto costa l’azienda Apple in un anno?” Perchè mi sembra scontato che nel costo di un dispositivo, Apple, debba far rientrare tutti i costi di gestione, assistenza, progettazione e realizzazione dei dispositivi, gli store e via dicendo.
Questo grafico mostra le spese sostenute da Apple anche per l’acquisto di hardware e software necessari all’uso interno. Ovviamente in queste voci non sono presenti i costi per i componenti utilizzati nella produzione ma si tratta di attrezzature che Apple possiede.
Tra i servizi che Apple offre gratuitamente possiamo puntare l’attenzione sul nuovo servizio Mappe.
Indiscrezioni parlano di un spesa di mantenimento per Google di 1 miliardo di dollari all’anno. Potremmo quindi ipotizzare anche per Apple un costo di mantenimento altrettanto corposo.
Infine analizziamo brevemente l’incidenza di servizi come Siri, iCloud ed iTunes che a prima vista possono sembrare banali ma che in realtà richiedono notevoli risorse economiche.
Il grafico mostra la spesa sostenuta negli anni da Apple per l’acquisto di terreni e la costruzione di fabbricati. Ovviamente Apple ha incrementato i propri HQ per aumentare la capacità dei propri data center e garantire i servizi di cui usufruiamo ogni giorno.
Da sottolineare che questi grafici non includono i costi per l’acquisto delle attrezzature e dei dipendenti che sono necessari al funzionamento degli HQ costruiti.
In conclusione, soffermarsi sul mero costo dell’hardware diventa un mero e semplice esercizio matematico fino a se stesso, soffermarsi sugli effettivi costi di un’azienda che gestisce un’enormità di servizi e’ tutt’altra cosa.
Sarebbe un pò come dire “Google con Adwords guadagna tanti soldi” 🙂