Gli NFT, anche noti come tokens, sono ormai un trend in costante ascesa e stanno rapidamente invadendo i mercati digitali di tutto il mondo. Tra tecnologia avanzata e creatività, questi beni non tangibili sono sempre più spesso utilizzati per scopi di promozione, diventano la base per quello che è diventato l’NFT Marketing.
Di Bitcoin, criptovalute e blockchain si parla già da almeno dieci anni, mentre il concetto di NFT è molto più recente.
Da fine 2019, gran parte dei principali colossi del commercio internazionale si sono lasciati coinvolgere dall’argomento, tanto da lanciare apposite campagne pubblicitarie.
Attraverso piani di NFT Marketing, le aziende si proiettano verso l’obiettivo di incrementare i propri profitti ed accrescere il valore del brand. Ma cosa sono nel dettaglio gli NFT e come vengono inclusi nelle nuove strategie marketing?
Elenco dei contenuti
La prima cosa da fare, è capire con esattezza cosa sono gli NFT. Il nome è l’acronimo che sta per ‘non-fungible token’, che può essere tradotto come gettoni non replicabili. Ogni NFT è un oggetto virtuale, la cui originalità è riconosciuta tramite un certificato di proprietà digitale.
Un singolo token è, quindi, unico e non riproducibile. Infatti, con la parola fungibile si intende che l’oggetto non può essere sostituito con altro. È come un’opera d’arte che non può essere scambiata con qualcosa di differente, anche se dello stesso valore.
Ad assicurarne l’unicità è la tecnologia blockchain, la quale rende gli NFT autentici e non modificabili in alcun modo.
La logica di base è quella che supporta la stessa idea di bitcoin e blockchain appunto. Chi possiede un numero limitato ed esclusivo di items unici e non riproducibili vede aumentarne il valore e di conseguenza molte altre persone vorranno acquistarli.
Più se ne comprano, con un conseguente calo del numero disponibile, più valore avranno. I tokens possono essere di natura differente, come opere d’arte, video, brani musicali e qualunque altro asset commerciale.
Uno dei primi settori coinvolti dagli NFT è proprio il mondo dell’arte, tanto che si parla della cosiddetta crypto art, le opere artistiche digitali che possono arrivare a costare milioni di dollari.
È questo il caso dell’artista Beeple e della sua opera The Last 5000 days, messa all’asta da Christie’s a 69,3 milioni di dollari.
Utilizzare gli NFT in una strategia marketing può essere molto vantaggioso per i brand, poiché ne amplificano il valore di mercato in maniera esponenziale. Ciò avviene perché gli NFT sono capaci di:
Quando si parla di NFT, è necessario spiegare un concetto molto importante ed attuale come quello di metaverso.
La definizione esatta è ancora piuttosto controversa e dibattuta ad oggi. In parole povere, con questo termine si intende una realtà virtuale cui si ha accesso tramite Internet e all’interno della quale ci si muove con un proprio avatar o ologramma.
Il collegamento con gli NFT è che ognuno può entrare nel metaverso per acquistare poi accessori, capi e altri oggetti non tangibili.
L’utente può così scegliere o provare virtualmente un articolo che nella vita reale potrebbe essere non accessibile, mentre la società ha l’opportunità di aumentare gli introiti attraverso la vendita di prodotti ad un numero di persone in costante crescita.
Lo stesso Mark Zuckerberg, Ceo di Facebook, è stato tra i primi promotori del metaverso. Dopo il rebranding della multinazionale, denominata Meta, l’obiettivo annunciato è quello di sviluppare un mondo sempre più interconnesso, con ambienti interattivi su misura.
Il metaverso sarà fruibile per mezzo di realtà aumentata, device multimediali, domotica e social media.
Per quanto riguarda, invece, l’ambito di applicazione, per il momento sono protagonisti soprattutto il campo della moda, dello sport, del food e dell’intrattenimento, ma la platea è destinata ad espandersi.
Negli ultimi tre anni gli NFT sono diventati una parte concreta delle sponsorizzazioni messe in atto dalle più rinomate società che appartengono ai settori commerciali più diversi.
Per costruire una campagna NFT è indispensabile coordinare ogni singolo aspetto, senza lasciare nulla al caso. La squadra marketing dovrà lavorare in sinergia, sfruttando elementi come Seo, community management, influencer marketing, e-mail marketing e social media.
Per organizzare aste virtuali e vendere i tokens, i marchi devono comunque affidarsi a marketplace e piattaforme specifiche quali Coinbase, OpenSea, Crypto.com, FTX, Binance NFT Marketplace.
Uno dei primi brand a lanciarsi nell’avventura è stata la catena americana di fast-food Taco Bell. A marzo 2021 decide di creare 25 NFT con 5 immagini di tacos virtuali, disponibili in 5 esemplari per ciascuna tipologia.
La vendita era aperta al pubblico per 30 minuti ed ogni token era collegato ad una gift card da 500 dollari, da spendere presso i ristoranti della catena stessa.
Altro brand coinvolto nell’NFT Marketing è stata la Budweiser, che nel novembre del 2021 ha lanciato una collezione composta da 1936 illustrazioni della celebre lattina di birra.
I prezzi erano espressi in Ether, una criptovaluta simile ai Bitcoin ed in appena un’ora il guadagno raggiunto è stato di un milione di dollari.
Altra multinazionale che da subito ha abbracciato l’universo degli NFT è la tedesca Adidas, fautrice del progetto Into the Metaverse. Nello specifico, si tratta di una collezione che comprende oltre 30.000 token, venduti al costo di 0.2 Ether, che corrispondono a circa 700 euro.
Di questi NFT, i primi 20.000 sono andati esauriti in prevendita, mentre i restanti sono stati venduti in pochi minuti. Il risultato è stato un bell’incasso di 23 milioni di dollari.
Rimanendo nel campo dell’abbigliamento sportivo, l’Asics nel luglio 2021 è stata tra i primi a proporre la collezione NFT Sunrise Red che offriva agli utenti delle sneakers virtuali in limited edition.
L’iniziativa è stata intesa come una celebrazione dello sport ed un primo step verso un futuro nel quale i beni digitali ispireranno l’attività fisica.
Restando sempre in ambito sportivo, anche l’NBA, la lega professionista di basket statunitense, a fine 2020 ha creato degli NFT denominati TopShots. Si trattava di brevi filmati di alcune delle azioni di gioco più spettacolari.
Invece nel ramo del luxury e della moda italiana, si può citare il marchio Gucci, che nel giugno 2021 ha messo all’asta un NFT chiamato Aria, un’opera d’arte in forma di video di circa 4 minuti che trae ispirazione dal film Gucci Aria.
Il prezzo base per l’NFT targato Gucci era di 20.000 dollari ed il ricavato è stato poi devoluto all’UNICEF USA.