L’analisi SWOT rappresenta uno dei più importanti strumenti per la pianificazione strategica, grazie al quale le società cercano di raggiungere un preciso obiettivo prendendo in considerazione punti deboli, punti di forza, opportunità e minacce relative al progetto. La sua configurazione grafica più nota è la matrice e a più di 50 anni dalla sua invenzione è ancora molto utile per convogliare al meglio gli sforzi professionali, anche in ambito marketing e SEO, così da costruire un’efficace strategia per incrementare visibilità, traffico organico e conversioni dei siti web.
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L’analisi SWOT è una specifica forma di pianificazione strategica aziendale che va ad indentificare le variabili estrinseche ed intrinseche delle quali un’impresa deve tenere conto prima di iniziare un progetto o perseguire un nuovo obiettivo. In genere queste quattro variabili vengono raffigurate mediante una matrice e si riferiscono agli elementi esterni ed interni all’organizzazione, ponendoli a sistema con quello che può essere utile per arrivare allo scopo oppure dannoso.
L’acronimo SWOT ha avuto origine dalle parole inglesi Strengths (punti di forza), Weaknesses (punti di debolezza), Opportunities (opportunità) e Threats (minacce). I punti di forza e di debolezza sono i componenti interni collegati all’azienda e alle sue risorse, persone e processi. Invece opportunità e minacce sono elementi esterni che hanno origine dal mercato, dai competitor e dall’economia.
L’idea di questo modello di analisi si deve ad Albert Humphrey, economista americano che tra gli Anni Sessanta e Settanta ha studiato per capire le ragioni per cui la pianificazione aziendale falliva. Questo nuovo modello permette uno studio scientifico e razionale dei contesti esterni e interni dell’azienda, rendendo facilmente accessibili le informazioni che possono influenzare il sistema.
Con l’analisi SWOT è dunque possibile ottenere dati in grado di rivelare le vere condizioni di una società all’interno del contesto nel quale opera e può essere utilizzata non solo in una fase preliminare, ma ogni volta che l’impresa ha bisogno di informazioni d’insieme. Tale metodo è stato in origine concepito per il mondo business, ma attualmente trova spazio in tanti settori differenti, come la SEO e il digital marketing.
È evidente come l’analisi SWOT possa essere un valido contributo per stabilire le priorità di intervento di un’azienda e decidere quali iniziative devono essere intraprese con più urgenza. Infatti, l’obiettivo primario di questa metodologia è quello di aiutare le imprese ad acquisire consapevolezza dei fattori alla base di un processo decisionale di qualunque tipo.
I motivi del successo di un metodo del genere sono riconducibili alla sua matrice divisa in quattro topic che anche un imprenditore di poca esperienza può compilare e analizzare per decifrare il futuro di un’azienda e valutarne il percorso da diverse angolazioni. Naturalmente per poter funzionare a dovere l’analisi SWOT deve essere molto precisa e chi la svolge deve evitare preconcetti e zone grige, focalizzandosi su contesti di vita vera.
Nel tempo sono state studiate delle varianti specifiche per applicare l’analisi SWOT anche all’ambito SEO e digital marketing, considerando i quattro componenti della matrice in relazione al sito web e alla sua posizione online. Tale sistema risulta molto valido in quanto permette di comprendere dove si trova l’azienda per quanto riguarda l’ottimizzazione del portale web e capire come migliorarne la visibilità sui motori di ricerca analizzando contenuti, parole chiave, link, competitor e piano editoriale.
Fondamentalmente l’analisi SWOT si può eseguire con una semplice griglia a quattro pannelli che rappresentano i fattori utili o pericolosi, sia esterni che interni. Ecco allora le fasi che compongono questo strumento di pianificazione:
Ciò significa che per svolgere un’accurata analisi SWOT è indispensabile osservare con esattezza una serie di passaggi che iniziano con lo stabilire un obiettivo strategico da raggiungere. Individuato tale scopo, si andranno poi a studiare le variabili che possono essere funzionali o dannose per il suo raggiungimento.
Questa variabile della matrice si riferisce all’impresa nel suo complesso e alle persone che ci lavorano. Per punti di forza si possono intendere brevetti aziendali, servizi di qualità, prodotti, abilità dello staff, customer care, reputazione e molto altro. Quando si realizza un’analisi SWOT è necessario rispondere a queste domande per identificare i punti di forza:
Anche i punti di debolezza si riferiscono alla società nella sua interezza e alle persone che ne fanno parte, considerando soprattutto le qualità nocive per l’ottenimento dello scopo predefinito. Tra i punti di debolezza ci possono essere la poca competitività, la scarsa leadership, i prezzi elevati, l’assenteismo del personale e la mancanza di motivazione. Tutti questi elementi sono migliorabili e nell’analisi SWOT sono queste le domande da porsi per individuare i punti deboli:
Tra i componenti esterni dei quali tenere conto per una valutazione dei benefici che un’organizzazione può trarre nello svolgere alcune azioni abbiamo opportunità come la rimozione di barriere commerciali, la disponibilità di nuove tecnologie e bisogni del mercato non ancora soddisfatti. In questo caso è bene porsi tali domande:
L’ambiente esterno può apportare dei vantaggi, ma è sempre importante considerare anche fattori politici, ambientali, socioeconomici e demografici che possono rappresentare un potenziale pericolo, come l’incertezza politica, la disoccupazione, l’instabilità dei mercati e alcune tipologie di protezionismo economico. Ad ogni modo, la principale minaccia resta comunque la concorrenza. Vediamo quali domande farsi per definire le minacce nell’analisi SWOT:
L’analisi SWOT dovrebbe essere eseguita con una cadenza almeno semestrale, a seconda di quanto è competitivo il settore economico di appartenenza. Insomma, può rivelarsi un valido alleato per capire verso quali settori concentrare i maggiori sforzi e il proprio impegno affinché si riesca ad avere un impatto vincente.
Infatti, gli output ottenuti da un metodo del genere saranno d’aiuto per indirizzare le azioni prioritarie e rendere più efficaci i lead, la visibilità online, il traffico organico e le conseguenti entrate. Concludendo, una precisa e attenta analisi di questo tipo può contribuire a costruire una tabella di marcia per raggiungere più facilmente gli obiettivi aziendali e correggere gli eventuali errori.