5 Ottobre 2024 - Storie Digitali
A proposito dell’autore
Assunta Tescione
Assunta Tescione è una scrittrice esperta di contenuti digitali, con una passione per la tecnologia e l'innovazione.
Scrive articoli per Creact, dove condivide le sue conoscenze su sviluppo web, app, marketing digitale e le ultime tendenze nel settore IT.
Con una carriera dedicata alla comunicazione e alla strategia digitale, Assunta offre approfondimenti preziosi e consigli pratici per aiutare aziende e professionisti a navigare nel mondo digitale e ottenere risultati tangibili.
La sua scrittura è caratterizzata da chiarezza, precisione e un approccio orientato ai risultati.
Gli User Generated Content (UGC) non sono altro che i contenuti prodotti dagli utenti, i quali hanno la libertà di interagire con siti web e fornire un loro contributo. Dunque, gli UGC possono rivelarsi un valido alleato per aziende e brand in quanto contribuiscono a creare fiducia e coinvolgimento nei lettori e definire un ponte diretto tra consumatori e marchio.
Se però questi User Generated Content sono gestisti in maniera erronea, possono diventare quasi un boomerang, come si evince dai dati Google inerenti allo spam UGC. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio come agiscono gli UGC e come utilizzarli in una strategia di marketing vincente per il business del brand.
Il significato di User Generated Content
Gli UGC rappresentano ogni tipologia di contenuto generato spontaneamente dagli utenti e poi pubblicato su social media, siti e altri canali web. Si tratta di recensioni, video, post, immagini e testi prodotti da singole persone che interagiscono con un brand o un’azienda. La componente chiave che inquadra gli User Generated Content è l’autenticità.
Infatti, ogni contenuto dovrebbe nascere dall’esperienza diretta degli utenti rispetto ad un servizio o prodotto, definendo in maniera chiara la differenza rispetto alle forme di comunicazione tradizionali. Ecco allora che nell’epoca del digital marketing gli UGC possono diventare una fonte di credibilità e trasparenza.
Ogni utente diventa soggetto attivo della comunicazione e può dare il proprio contributo mediante reclami, menzioni e supporto utilizzando tutti i tipi di canali a disposizione. Al centro di tutto ci sono quindi i consumatori e i loro messaggi. Infatti, gli UGC sono gratuiti e spontanei e sono al contempo coinvolgenti per il pubblico che li reputa affidabili e veritieri rispetto a post sponsorizzati da influencer.
Ciò significa che gli UGC non sono solamente una vetrina per la comunicazione degli utenti, ma anche un mezzo strategico per le società poiché incrementano l’engagement, arricchiscono la SEO e consentono di avere insight utili dal target di riferimento.
Gli UGC si distinguono essenzialmente per tre caratteristiche principali che li differenziano dai contenuti classici:
- Sono pubblici: gli UGC sono condivisi tramite piattaforme pubbliche (quindi SMS e chat non sono UGC);
- Sono originali: sono prodotti esternamente alle tradizionali logiche di creazione dei contenuti e quindi non provengono da professionisti, redazioni o agenzie;
- Sono creativi: anche quando si parla di idee e temi di comune dominio, gli UGC offrono sempre qualcosa di nuovo.
In aggiunta, gli UGC sono facili da creare in quanto non necessitano di competenze particolari e sono anche semplici da fruire per il pubblico.
Tipologie di UGC
Vediamo allora nel dettaglio quali sono le categorie di contenuti che possono essere considerati User Generated Content:
- Contenuti multimediali: video, immagini e podcast sono contenuti ormai molto diffusi e realizzati da chiunque. Si tratta di elementi visivi molto coinvolgenti che possono declinarsi in foto condivise per recensioni e video YouTube dedicati a prodotti commerciali;
- Contenuti social: in questa tipologia troviamo i classici commenti, menzioni, screenshot e repost via Instagram, Facebook o X;
- Post sui blog: i blogger hanno la possibilità di menzionare un prodotto o un brand in uno dei loro post in forma di recensione libera o rapida menzione;
- Recensioni: le recensioni sono condivise sulle pagine aziendali o su quelle dei prodotti e rappresentano una parte fondamentale del successo dell’articolo poiché influenzeranno la decisione dell’acquirente. Valutazioni positive possono essere anche condivise sui siti web e social media e spesso sono usate per creare degli elementi grafici da condividere sempre via social.
I benefici offerti dagli UGC
Negli ultimi anni gli UGC sono diventati una preziosissima risorsa per i marchi, come testimoniamo, per esempio le recensioni con stelle o altri simboli che inevitabilmente influiscono sulle tendenze di consumo dei clienti.
Oggi però non ci si accontenta più solo delle valutazioni in quanto gli User Generated Content hanno assunto forme differenti, soprattutto sui social media. Ecco quali sono i principali vantaggi che gli UGC assicurano alle aziende:
- Veicolano fiducia e autenticità: gli UGC piacciano proprio perché sono spontanei e autentici. Quando un consumatore vede un contenuto proveniente da un altro utente non ha la sensazione di vedere il tipico post sponsorizzato che vuole offrire un articolo in modo forzato, ma ha davanti un contributo reale e sincero da un’altra persona come lui;
- Consentono di raggiungere gli scopi di vendita e marketing: gli UGC hanno il potere di aiutare l’azienda a rafforzare l’awareness, incrementare le vendite e ottenere una migliore reputazione. Soprattutto per quanto concerne gli obiettivi di vendita, gli UGC si basano sulla riprova sociale. Infatti, gli utenti adottano specifici comportamenti e opinioni quando percepiscono che altri stanno facendo la stessa cosa;
- Consolidare la community: creare gli UGC coinvolge gli utenti in maniera attiva, dando loro l’occasione di partecipare al processo creativo del marchio. Tale partecipazione favorisce un senso di connessione e appartenenza con l’azienda. I membri più fedeli della community sono felici di aiutare con i loro contributi che saranno poi condivisi sul sito o sulle pagine social del brand;
- Ottimizzare tempi e costi: gli UGC sono contenuti unici e originali da inserire nel calendario editoriale senza necessità di impegnare troppo tempo e risorse perché sono realizzati direttamente dagli utenti senza alcun compenso economico.
UGC: la posizione di Google
Per quanto riguarda l’utilizzo degli UGC, non è sempre tutto rose e fiori ed è stesso Google ad avvertire dei pericoli di questo genere di contenuti in quanto non c’è un diverso trattamento per la valutazione SEO degli UGC presenti in particolari sezioni e pagine dei siti.
A testimonianza dell’attenzione posta da Google, la società americana ha anche sviluppato un’infografica sulla gestione degli UGC che riassume il corretto utilizzo che bisogna farne per evitare problemi in ottica SEO.
In questa grafica c’è anche una sezione che elenca le strategie utili per un’adeguata gestione dei contenuti provenienti dagli utenti, composta da sei diversi punti:
- Definire e pubblicare una content policy: può essere d’aiuto stabilire delle norme sui contenuti che spieghino agli utenti che cosa sia lecito pubblicare e cosa no
- Assumere moderatori: i moderatori possono coinvolgere la community per aiutare nel segnalare contenuti inappropriati
- Esaminare i contenuti con regolarità: è importante revisionare a cadenza regolare e con attenzione gli UGC presenti sulle pagine del sito
- Inserire link per la segnalazione di contenuti non validi: questo dà la possibilità agli utenti di indicare manualmente una violazione della policy
- Utilizzare la moderazione automatica: secondo il tipo di contenuto, si possono impostare dei filtri per individuare automaticamente specifici elementi
- Usare i CAPTCHA: prima che gli utenti abbiamo la possibilità di inviare i loro contenuti, si può limitare la presenza di bot usando i cosiddetti CAPTCHA per verificare che ad accedere siano persone reali
Infine, Google suggerisce anche di cambiare il design del sito. Per esempio, invece di inserire la visualizzazione degli UGC direttamente sulla pagina del contenuto, si può impostare l’apertura di una finestra apposita per i commenti, così da bloccare l’indicizzazione ed evitare problemi alla radice.