Riporto di seguito un bellissimo articolo di Claudia Galimberti, nota firma del Gruppo 24Ore, la quale ci parla di un futuro prossimo, nemmeno tanto futuro, probabilmente già presente. Protagonista è l’e-commerce, lo shopping online, la compravendita in rete….settori trainanti di un’economia che per numerosi altri fattori risulta invece in recessione.
Avreste mai pensato di comprare una sedia online, senza provarla e senza averla toccata con mano? Oppure un pantalone, un costume da bagno? Credo che fino a pochi anni fa sarebbe stato impossibile anche pensarlo. Invece il web è diventato il supermercato più grande del mondo e l’acquisto in rete è in continua ascesa.
In Italia l’e-commerce è cresciuto nel 2011 del 20% con un fatturato di 8 miliardi di euro e una quota dell’1% sul totale delle vendite al dettaglio. Considerando che in altri Paesi europei ( Francia, Inghilterra, Germania) il tasso di penetrazione dell’e-commerce viaggia su una media del 7% è evidente la grande potenzialità dello shopping online.
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Protagonista assoluto il cellulare che è , e diventerà sempre più, il tramite tra consumatore e prodotto.
Secondo uno studio francese gli acquisti online, già dal 2020, si saranno trasformati in acquisti “connessi”. Il cambiamento, figlio di una sofisticata tecnologia, prevede una stretta connessione tra negozio e web, tra vendita online e vendita nel negozio. In pochi anni cammineremo per strade trasformate in uno spazio reale e virtuale, le vetrine dei negozi saranno interattive, collegate al nostro smartphone: basterà passare davanti alla vetrina per avere tutte le informazioni che vogliamo relative alle merci in vendita.
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E per i pagamenti? Con una semplice applicazione sul cellulare e, dall’altra parte, un collegamento Wi-Fi che permetta il dialogo, si può pagare senza nessun suono, solo un muto colloquio tra cassa/ rete e cellulare. La spesa appare sul nostro conto in banca, senza il sorriso della cassiera, ma con un ottimo margine di sicurezza contro la fantasia dei cyber-ladri. E’ la B2C, la business to consumer, dall’azienda al privato.
…Oggi solo il 4% delle imprese è online. Nel 2015 si dovrà arrivare a un terzo, come da indicazioni europee, e lo shopping digitale sarà il nostro pane quotidiano.