La comunicazione digitale è in costante evoluzione e accanto ai classici modelli di marketing trovano spazio campagne pubblicitarie sempre più audaci e particolari che si avvalgono dell’uso della CGI, acronimo che sta per Computer Generated Imagery.
Si tratta di una specifica tipologia di computer grafica che si affida all’Intelligenza Artificiale per costruire contenuti visuali di grande impatto. Oggi questa tecnologia è utilizzata principalmente da grandi marchi e brand, ma nel tempo potrà diffondersi anche ad altri contesti. Andiamo allora a scoprire cos’è la CGI e quali applicazioni trova oggi nel marketing.
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La Computer Generated Imagery (CGI) è una tecnologia che sfrutta la grafica computerizzata per creare elementi visivi tridimensionali e bidimensionali in vari ambiti come cinema, videogames, pubblicità, realtà virtuale e architettura. La sua caratteristica principale è che offre la possibilità di comporre immagini molto realistiche e spesso surreali che sarebbero difficilmente replicabili con i sistemi tradizionali. Insomma, con la CGI si può dare forma ad ambienti e prodotti con grande precisione rendendoli estremamente reali.
La CGI è nata negli anni Sessanta, quando i primi esemplari di computer grafici venivano usati per scopi militari. Negli anni Settanta e Ottanta poi vengono impiegati anche nel settore dell’intrattenimento, ma solo negli anni Novanta c’è la vera svolta.
Infatti, nel 1991 il film Terminator 2 propone per la prima volta un personaggio costruito con l’uso di tale tecnologia. Altro passo in avanti è rappresentato anche dal cartone Toy Story nel 1995, che è il primo film d’animazione realizzato interamente con la CGI. Questa categoria di computer grafica oggi si avvale del contributo dell’Intelligenza Artificiale generativa ed è in grado di portare nella vita reale immagini digitali che sono visibili solamente attraverso device mobili come smartphone, tablet e smart glass.
Il funzionamento si sviluppa tramite complessi algoritmi AI e permette di aggiungere elementi virtuali alla realtà, definendo quella che chiamiamo realtà aumentata, capace di catturare l’attenzione del pubblico. Ed è proprio questo lo scopo principale della CGI, ovvero proporre qualcosa di integrato alla realtà partendo da un’idea impossibile, giungendo al paradosso per stupire e sorprendere le persone.
La CGI oggi è una tecnologia particolarmente avanzata che trova ampio utilizzo anche nel marketing e nel settore della pubblicità. Infatti, ha la capacità di creare video e immagini molto realistici, consentendo ai marchi di offrire storie e contenuti in un modo esclusivo e accattivante.
Con la Computer Generated Imagery si possono abbattere le barriere della realtà fisica, dando forma a mondi incredibili ed esaltando le caratteristiche di uno specifico prodotto. Questo strumento viene usato soprattutto in ambiti come la moda e la cosmetica, dove l’impatto visivo e la bellezza hanno un ruolo fondamentale. Con l’arrivo della realtà virtuale e la realtà aumentata la CGI è diventata fondamentale per offrire esperienze immersive ed attrarre nuovi clienti.
Per capire concretamente come funziona la CGI, è possibile fare alcuni esempi di campagne promozionali che recentemente hanno fanno molto discutere. Come non citare il brand Maybelline che usa come sfondo la metro di Londra per lanciare il nuovo mascara. In questo caso vediamo il treno sormontato da fitte ciglia passare sotto lo scovolino ed accade lo stesso ad un autobus per strada.
Altra campagna molto divertente e sopra le righe è quella messa in atto l’anno scorso da Netflix per promuovere la nuova stagione della serie Sex Education. In questo caso la CGI è stata impiegata per far srotolare un condom gigante sull’obelisco di Buenos Aires.
Di esempi del genere se ne possono fare tanti e tutti dimostrano come la CGI stia diventando una vera e propria arte visiva e in quanto tale può avvalersi di alcune libertà e licenze che il marketing tradizionale non può sfruttare. Dunque, uno strumento del genere deve sconvolgere e lasciare senza parole perché come si dice “basta che se ne parli”. Il tutto con l’obiettivo di far parlare del brand e creare contenuti potenzialmente virali.
• Maggiori conversioni ed engagement: le campagne marketing impostate sull’uso della CGI dimostrano che sono un valido aiuto per incrementare il coinvolgimento degli utenti, consentendo quindi tassi di conversione più elevati. L’esperienza immersiva consente di realizzare storie e contenuti memorabili che possano colpire i consumatori;
• Brand recall migliore: le campagne costruite con l’ausilio della CGI fanno registrare brand recall superiori del 20% in confronto alle classiche tipologie di pubblicità. Questo perché la CGI aiuta a catturare l’attenzione del pubblico e a fissare il marchio nella mente delle persone;
• Visualizzazione aumentata del prodotto: con la CGI è possibile creare modelli 3D molto realistici che permettono di garantire una migliore comprensione del prodotto. Ciò è utile specialmente in ambito come l’automotive e il real estate, dove la visualizzazione nei dettagli può influenzare le scelte d’acquisto;
• Credibilità del marchio migliorata: l’utilizzo della CGI può innalzare la percezione del brand come professionale ed innovativo, incrementando la sua credibilità generale agli occhi degli utenti.