Il team di Creact da molti anni si affida alla cosiddetta metodologia Agile che è ormai un must imprescindibile per tantissime aziende di tutto il mondo. Questo genere di impostazione del lavoro rende il Project Management molto più veloce e snello.
Infatti, tale meccanismo si fonda principalmente su piccole fasi e verifiche di progetto a cadenza ravvicinata nel tempo, definite sprint, a cui seguono poi dei rilasci software che avvengono con costanza. Oggi il metodo Agile trova sempre più spazio per la costruzione di strategie digitali in quanto consente alle società di qualsiasi ambito di adeguarsi con rapidità all’evoluzione del contesto.
Non a caso la capacità di intervenire prontamente ai cambiamenti è un requisito fondamentale per il successo della propria impresa. La pandemia da Covid-19 ha velocizzato ancor di più le decisioni operative in azienda, obbligando a continui cambiamenti da eseguire in tempi più stringenti.
A modificare però è stato anche lo stesso concetto di business che più di prima deve essere resiliente e appunto, agile. Le stesse fasi di sviluppo di un qualunque lavoro inevitabilmente si abbreviano.
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Oggi viviamo in un’epoca di grande cambiamento e trasformazione che richiede un’enorme capacità di adattamento e flessibilità. Infatti, in un contesto del genere i ritmi di lavoro diventano sempre più serrati e frenetici. In passato un progetto veniva creato come se fosse un unico blocco e solo con l’avvento del sistema Agile si inizia a sviluppare una gestione più snella del lavoro.
Con l’impostazione Agile le pratiche quotidiane vengono suddivise in segmenti più piccoli che vengono realizzati in tempi più brevi e coinvolgendo direttamente il cliente. In Creact ci affidiamo ai seguenti step per uno sviluppo preciso e puntuale dei progetti che ci vengono affidati con fiducia.
Per gestire un progetto Agile è necessario individuare con anticipo alcune figure chiave per un’adeguata esecuzione del lavoro. Il primo è il Product Owner, di solito un referente del cliente che ha la responsabilità dello sviluppo di un prodotto entro precisi limiti temporali e di budget. Si occupa del coordinamento generale del progetto e si assicura dell’implementazione delle modifiche da parte del team. Altra figura essenziale è lo Scrum Master che si dedica al raggiungimento degli obiettivi del gruppo di lavoro e allo scambio di informazioni tra i suoi componenti.
Con il classico approccio Waterfall succede spesso che per rispettare le scadenza sia poi necessario coinvolgere altre persone per brevi periodi, le quali vanno comunque istruite sull’ambito di implementazione. Invece con il metodo Agile si ha una suddivisione in team dedicati e più ristretti, migliorando la qualità del lavoro e la produttività delle persone che si dedicano al progetto.
Un progetto Agile si suddivide in iterazioni (sprint) che durano mediamente 3-4 settimane. All’inizio di ogni sprint il team identifica le funzionalità da implementare, estraendole dal product backlog e programmando poi le attività necessarie. Quotidianamente le persone coinvolte nel progetto fanno un confronto durante un meeting di brevissima durata, appena 15 minuti, nel corso del quale si individuano problemi e criticità.
Con il metodo Waterfall abbiamo una serie di macro-rilasci a cadenza regolare e dunque non è possibile eseguire la fase successiva senza aver terminato quella precedente. Invece i progetti Agile si distinguono per rilasci più frequenti di versioni intermedie dei software. Così facendo, si evitano ritardi nella consegna finale del prodotto e ci si confronta con il cliente avendo a disposizione una parte di materiale per evidenziare ogni volta anomalie o difficoltà.
Uno degli elementi più importanti per noi che lavoriamo con approccio Agile è l’interazione con il cliente, assicurata dalla disponibilità di strumenti software che consentono di coordinare con un solo tool tutto il workflow, i task annessi e gli eventuali problemi per poterli risolvere in poco tempo.
In uno scenario di business dinamico e in costante evoluzione come quello odierno, è impensabile la gestione di progetti IT fissando le ipotesi iniziali per tutta la durata del progetto. Infatti, la metodologia Agile è molto meno rigida e formale nella sua struttura rispetto all’approccio Waterfall. Non a caso lo sviluppo del lavoro previsto dal metodo Agile permette ai clienti di cambiare idea in corso d’opera, apportando poi le giuste correzioni e definendo all’occorrenza nuovi obiettivi diversi da quelli di partenza.
In un qualsiasi lavoro eseguito con impostazione Agile ogni il ciclo di iterazione si conclude con la Sprint Review, cioè la verifica dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi previsti dallo sprint. Altro momento importante è la Sprint Retrospective, dove a intervalli regolari il team si riunisce per discutere e indirizzare al meglio i passi successivi volti a soddisfare le esigenze di business e gli standard qualitativi necessari.