Umberto Saba diceva “Il meglio del vivere sta in un lavoro che piace e in un amore felice”. Quale opportunità migliore allora se non lavorare con la propria dolce metà?
A volte può essere un vantaggio oppure no! Vedersi ogni giorno, condividere tutto, o quasi, può essere molto positivo, però bisogna saper gestire al meglio il rapporto per non incappare in dinamiche sbagliate che possono nuocere al lavoro e alla coppia.
Per alcuni lavorare con il partner significa passare più tempo insieme, conoscerlo non solo nella vita privata nella sfera familiare ma anche nella vita lavorativa.
Altri considerano il lavoro con il partner un limite, una perdita della propria individualità e spazi personali, il modo migliore è essere “stato e chiesa”, ma come?
Non c’è un segreto per gestire al meglio il rapporto quando si lavora insieme, ma sicuramente è importante comunicare, mantenere un’attitudine positiva e rispettare le differenze individuali.
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Ci sono alcuni principi da rispettare, non solo nell’ambito lavorativo. Primo fra tutti il rispetto reciproco: ascoltare il partner, anche se pensiamo di conoscerlo già, e rispettare i ruoli. Scambiarsi idee e consigli è altrettanto importante, con sincerità e onestà, in un contesto di complicità ed empatia.
Quindi cosa fare quotidianamente per gestire al meglio il rapporto? Vediamo qualche esempio.
Nella coppia è bello anche ritrovarsi e raccontarsi. Passando con il partner anche le ore lavorative questa possibilità viene meno. L’ideale sarebbe creare dei momenti in cui separarsi dal partner come trascorrere la pausa pranzo con altre persone, oppure fare percorsi differenti per andare o ritornare dal lavoro.
Tutti noi tendiamo a mischiare i problemi di casa con quelli lavorativi, anche se sappiamo bene quanto sia sbagliato! Specialmente in coppia dividere i problemi familiari con quelli professionali è molto importante.
La fiducia è fondamentale sempre, non solo nelle coppie che lavorano insieme. Fidarsi dell’altro, in ambito lavorativo, significa dare spazio alle sue decisioni e punti di vista accettando tranquillamente eventuali disaccordi e valutazioni.
Quando c’è fiducia e ascolto, è possibile organizzare al meglio il lavoro. Ogni coppia deve trovare il suo metodo: per esempio, in alcuni casi, su una stessa idea si potrebbe lavorare in separata sede su punti e fasi diverse.
In ogni ambiente lavorativo è possibile incorrere in discussioni, quindi anche dove si lavora con il partner, ma bisogna trasformarle in opportunità di crescita per migliorare intesa e mediazione con l’altro.
Le imprese guidate da coppie sembrano essere più sane e produttive quando la guida è equamente ripartita tra i due partner, il segreto è un mix tra affinità, condivisione e complicità. Mai provato a lavorare con la tua metà?
La cosa che mi piace di creare app è che grazie al codice si può aggiungere qualcosa al mondo che aiuta a risolvere problemi. Da quando siamo diventati una famiglia i problemi da risolvere si sono naturalmente moltiplicati.
Per qualcun altro può essere pesante, per me vuol dire che si è aperto l’accesso ad una caverna del tesoro piena di nuove idee.
Essere in due è comunque condividere gli stessi sogni e obiettivi (o almeno alcuni) e avere qualcuno accanto per me vuol dire anche avere una marcia in più.
Non mancano i momenti di difficoltà ma ci sarebbero comunque, e forse con più incomprensioni, a causa della distanza dei mondi in cui alcune coppie vivono quando varcano la soglia di casa.
Senza Bianca, mia compagna e UX-Designer non sarebbe mai nato Movery. Tra di noi funziona così: lei mette l’anima e un bel vestito alla mia logica e io, forse un po’ d’ordine nella sua creatività e credo che così nascano tutte le cose migliori.