MailUp ha reso oggi disponibile la terza edizione di Email Marketing Statistics, un’osservatorio statistico sul mondo dell’email marketing.
Lo studio raccoglie i dati statistici di tutti i clienti iscritti a MailUp per un invio complessivo annuale di circa 12 miliardi di email.
Partiamo da dati statistici di facile lettura.
Il 94% delle email inviate viene positivamente recapitato, segno della buona qualità media delle liste. Da considerare il basso volume delle condivisioni frutto di una acerba attivita’ di “call-to-action” all’interno delle email inviate. Dato che analizzeremo di seguito in maniera più approfondita
Oltre il 30% delle email viene ormai letta da smartphone e tablet. Quindi diventa di primaria importanza creare un template responsive in grado di adattarsi alle dimensioni dello schermo.
Tra DEM e newsletter, è quest’ultima a ottenere le percentuali CTR più alte, probabilmente associabili alla preferenza degli utenti a ricevere messaggi con contenuti informativi rispetto a promozioni pubblicitarie.
Le DEM risultano più efficaci solo se inviate a segmenti ben profilati.
Call to action
Inoltre risulta molto importante inserire nella newsletter chiari inviti all’azione, ciò aumenta in modo rilevante l’effetto inoltro ampliando di fatto il pubblico raggiunto dalla newsletter.
Tassi di apertura per settore merceologico
Lo studio ha differenziato i tassi di apertura anche rispetto al settore merceologico di appartenenza del destinatario. La differenza potrebbe essere giustificata dalla presenza in alcuni settori di un pubblico di utenti maggiormente predisposto, e quindi attivo, nei confronti dei canali di comunicazione digitale.
Reattivita’ alla email ricevuta
E’ stato inoltre analizzato il tasso di reattività degli utenti. In ogni nazione del mondo l’utente reagisce in maniera differente alla ricezione di un messaggio. L’analisi è stata effettuata attraverso un indicatore denominato CTOR ( CLICK-TO-OPEN RATE ) che indica la percentuale di utenti che ha cliccato sul messaggio rispetto a chi ha aperto la mail almeno una volta.Il CTOR si calcola suddividendo il numero di click unici per il numero di aperture uniche.
Segnalazione di abuso – Feedback Loop ( FBL )
Si verifica quando l’utente, una volta ricevuta la email, segnala al proprio ISP la stessa come spam.
Un tasso di FBL mediamente accettabile va dallo 0,2% allo 0,6%. Un aumento della percentuale di FBL dovrebbe essere un campanello dall’allarme rispetto all’impostazione data alla nostra campagna di marketing.
Le segnalazioni di spam da parte di chi gestisce la lista vanno opportunamente gestite. Bisogna immediatamente eliminare il mittente dalla lista per evitare che il mittente acquisti una cattiva reputazione. Nel tempo, tutti i suoi messaggi saranno recapitati nella cartella spam, non solo per quell’utente ma per tutti gli utenti del medesimo sistema di webmail.
Le 10 regole per ridurre la percentuale di segnalazioni abusi / spam e migliorare la propria reputazione
1 – Inviare solo a chi ha dato un consenso esplicito.
2 – Inviare contenuti attesi dal destinatario, coerenti con la finalità dell’iscrizione.
3 – La frequenza di invio dev’essere in linea con le attese del destinatario e possibilmente comunicata già prima dell’iscrizione.
4 – Disiscrizione semplice (max 2 clic) e ben visibile.
5 – Riconoscibilità: grafica e mittente devono essere chiari e coerenti con quelli comunicati al momento dell’iscrizione.
6 – Inviare un primo messaggio di benvenuto subito dopo l’iscrizione.
7 – Ricordare a fondo pagina dove l’indirizzo è stato raccolto.
8 – Consentire la modifica delle preferenze (frequenza, modifica indirizzo, profilo…).
9 – Automatizzare la rimozione di chi clicca su “segnala come spam”.
10 – Non inviare email rarefatte (ogni 2 mesi) o con ampio ritardo dopo l’iscrizione.
Social media
Facebook in questo senso la fa ancora da padrone. Importante non sottovalutare la condivisione…si tratta di uno strumento gratuito grazie al quale il contenuto della newsletter può essere recapitato anche a chi non è presente nella nostra lista.
In questo senso sarebbe utile inserire nalla newsletter anche un modulo per l’iscrizione alla lista stessa…in questo modo si potrebbero tradurre i lettori occasionali in futuri utenti.
I provider più diffusi
Hotmail ( 28% ) si aggiudica la vittoria seguito da Libero ( 22% ) e Gmail ( 13% )
Più del 15% delle aperture avviene già entro la prima ora, entro le 2 ore il 27% dei destinatari ha aperto e letto le comunicazioni.
Quasi tre quarti delle email sono lette entro 24 ore. Da sottolineare che la diminuzione dei tempi di apertura si è verificata anche grazie a tablet e smartphone e ciò si ricollega al discorso precedente sulla necessità di realizare newsletter responsive
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Scarica qui l’Osservatorio Email Marketing 2013 di MailUp