Con l’espressione Marketing Intelligence si intende l’insieme di quelle attività che vogliono raccogliere e analizzare informazioni per capire meglio i fenomeni economici, sociali e tecnologici, nonché il mercato di riferimento, i competitor di settore, i comportamenti dei clienti e i loro bisogni.
Diversamente dalla market analysis, in questo caso c’è un monitoraggio continuo ed un’integrazione totale con i principali processi dell’impresa. Anche se spesso viene usata come sinonimo di market intelligence, la Marketing Intelligence pone l’accento sull’importanza delle tecnologie di data analytics per il digital marketing.
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La Marketing Intelligence non è altro che la raccolta di dati esterni e interni inerenti ad una società specifica. Di solito viene svolta dalla medesima azienda, così da potersi posizionare sul mercato e riguarda sia lo strumento impiegato per aggregare i dati, sia l’operatore che va a raccogliere e organizzare i dati per passarli al reparto marketing.
Infatti, le imprese che desiderano fare un investimento hanno bisogno di reperire prima informazioni che vengono recepite da ogni reparto e poi riunite in un unico report. A volte il concetto di Marketing Intelligence viene sovrapposto a quello di Business Intelligence che invece si riferisce ai dati interni alla stessa azienda e non al suo ambiente di mercato.
Oggi la Marketing Intelligence si divide principalmente in 3 macroaree, secondo la fonte di provenienza dei dati: marketing basato su dati interni, monitoraggio dei social e marketing basato su dati esterni.
La Marketing Intelligence secondo i dati interni si fonda sul costante miglioramento dell’uso delle informazioni che provengono dai sistemi interni aziendali, come i dati provenienti da CRM e database aziendali oppure dai web analytics. Nel primo caso si traccia la frequenza di acquisto dei clienti, mentre nel secondo caso si prova a capire cosa ricercano i clienti.
La seconda macroarea è il social media monitoring, ovvero il monitoraggio dei social. Si tratta dell’analisi delle informazioni estratte da tweet, post, feedback e così via. Ci sono società che usano software di larga scala per controllare i commenti e coordinare le varie lingue e domini. Tali programmi analizzano il tono e il sentimento di questi commenti, eseguendo quindi una sentiment analysis che si sovrappone con il monitoraggio della reputazione.
Infine, abbiamo la Marketing Intelligence basata sui dati esterni, quindi sulle informazioni provenienti da siti web esterni di agenzie governative, competitor e altro ancora. Questo serve ad avere un’istantanea del mercato in cui si agisce per risolvere problemi di tipo commerciale. Spesso l’analisi dei dati esterni viene affidata ad aziende di consulenza che mettono insieme questi dati e forniscono direttive per muoversi nel mercato.
Per approfondire e indagare il contesto in cui un’azienda opera e le tendenze che influiscono sulla società esistono 3 tipologie di strumenti sul web:
Per comprendere a fondo il contesto che circonda l’impresa, è importante poter contare sulle classiche risorse, come le ricerche di mercato, osservatori, analisi tecnologiche e dati di vendita. Tutto ciò include anche la consultazione di database e archivi di centri di analisi e ricerca.
Queste fonti preziose sono una base di partenza per costruire un quadro socio-demografico e di mercato, da approfondire poi con altre verticalizzazioni a seconda dei casi. L’ampliamento degli open data si è reso possibile grazie a enti di ricerca, università, municipalità e governi ed è stato utile per contenere i costi e i tempi di accesso alle informazioni.
Esempi interessanti sono i dati dell’Unione Europea, quelli dei Comuni di Roma e Milano e il portale Dati.gov. A questi si aggiungono poi altre fonti utili quali Statista, Istat, Nielsen, Prima Comunicazione, Audicom, Gartner, Osservatori del Politecnico di Milano e TechCrunch.
Oltre agli open data e alle analisi di mercato, si possono svolgere delle ricerche dirette per sapere se un personaggio, argomento o prodotto è noto al pubblico. In tal modo è possibile cogliere le tendenze del momento e capire come gli utenti eseguono le ricerche online.
In questo senso Google propone un gran numero di tools per portare a termine queste indagini. Tra questi abbiamo Think with Google, Google Trends, Grow My Store, YouTube Trends, Market Finder, Google News Initiative e Google Ads Keyword Planner, Google Alerts, Google Search Console e Google Analytics 4.
Tutti questi strumenti permettono di avere insight, trovare nuovi mercati, condividere notizie, mappare le tendenze, scovare i video più visualizzati, estrarre le parole chiave più ricercate, controllare le prestazioni di un sito web e tanto altro ancora.
In rete non esiste solo Google, ma si possono incontrare tantissimi tools alternativi, ognuno utile per una particolare categoria di analisi. Ecco alcuni degli strumenti gratuiti o che garantiscono dei periodi di prova gratuiti:
Appare evidente come la Marketing Intelligence abbia ormai un ruolo preponderante per le aziende che vogliono acquisire il proprio posto di rilievo nel mercato di riferimento. Nel frattempo, le ultime tecnologie stanno ridisegnando il panorama, proponendo nuovi strumenti molto potenti per studiare e anticipare le tendenze e i comportamenti degli utenti.
Come non citare la tanto discussa Intelligenza Artificiale (AI) e il Machine Learning che stanno letteralmente rivoluzionando il campo dell’analisi predittiva e automatizzando la rilevazione degli schemi nei dati.
Il progresso tecnologico permette quindi alle società di segmentare l’audience in maniera più efficace, anticipandone le esigenze con una precisione impressionante. In aggiunta, tools di data visualization come Power BI e Tableay convertono set di dati in visualizzazioni interattive e comprensibili, rendendone più facile l’interpretazione e condivisione. Concludendo, queste innovazioni danno alle imprese l’occasione di ottimizzare le proprie strategie di marketing, incrementando l’engagement dei clienti e la competitività sul mercato.